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Materiali e manufatti tessili, organici e pelle

Quattro scudi cerimoniali Molon della Papua Nuova Guinea (ante 1930)

Committente
Direzione Musei Vaticani, Laboratorio Polimaterico del Museo Etnologico

Periodo di esecuzione
Settembre 2012 – Giugno 2013

Restauratori
ALICE RIVALTA

Descrizione dell’intervento
Gli scudi erano ricoperti da depositi incorenti e corenti e residui di attacchi biologici. Gli elementi organici erano interessati da fori e lacune ed erano molto disidratati. Le legature di fibre vegetali erano deformate, consunte e frammentate, in alcuni punti non garantivano una buona tenuta delle penne e delle piume. La pellicola pittorica presente su uno degli scudi era interessata da lacune, graffi e sollevamenti. In alcuni casi il legno delle tavole aveva subito danni strutturali per un grave attacco di insetti xilofagi. Dopo la disinfestazione anossica, tutte le superfici sono state pulite meccanicamente e localmente per via chimica. Le penne cadute o spostate rispetto alla posizione originale sono state ricollocate all’interno del mosaico. Tutti gli elementi organici sono stati umidificati. Attraverso questa operazione è stato possibile riordinare le barbe e le barbule delle penne. Le fibre vegetali lacerate e la pellicola pittorica sono state consolidate.

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Tessuto in Lana – SUZANI’

Committente
Privato

Periodo di esecuzione
Gennaio 2021 – Luglio 2021

Restauratori
Barbara Santoro
Francesca Gioia
Domizia Colonnello
Maria Rosaria Esposito Piccolo
Alice Rivalta

Stato di Conservazione
il reperto presenta un degrado medio-alto a causa della conservazione con un vetro protettivo sul davanti a contatto con il tessuto e una chiusura sul retro fatta in carta, rete e un telaio in legno. Questo ha provocato la formazione di funghi e batteri visibili nella parte anteriore. Il supporto (telaio e cornice) non erano più idonei per la conservazione del reperto.

Intervento di Restauro
La prima fase di restauro si è concentrata sullo smontaggio del reperto dal vecchio supporto. Si è proceduto con la pulitura tramite microaspiratore e lavaggio puntualizzato con il vapore; sono stati utilizzati solventi idonei per la pulitura dei fili dorati. Il reperto è stato chiuso e sigillato per creare un ambiente anossico. Questa procedura è servita per disinfettare il reperto lasciandolo chiuso per un mese. La fase finale ha riguardato la cucitura sul retro di una fodera idonea. E’ stato progettato un nuovo supporto usando un telaio in legno e pannelli in cartone plum per ridare nuova forma al reperto.

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Mitria vescovile messicana in mosaico di penne su carta di agave (XVI secolo)

Museo degli Argenti e delle Porcellane, Palazzo Pitti, Firenze

Committente
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze

Periodo di esecuzione
Settembre 2015 – Gennaio 2016

Restauratori
ALICE RIVALTA

Descrizione dell’intervento
Tutti gli elementi organici erano fortemente disidratati, il supporto di carta di agave era deformato, si potevano osservare sollevamenti degli strati e l’alterazione della colla utilizzata per far aderire le penne alla carta. Il mosaico di penne era lacunoso, con evidenti tracce di una pregressa infestazione biologica. I nastri a treccia in filati metallici che bordano la mitria erano distaccati in diverse aree. L’opera è stata sottoposta a un ciclo di disinfestazione. È stata eseguita la pulitura meccanica e l’umidificazione dei materiali organici. La carta è stata gradualmente distesa, i sollevamenti sono stati fatti riaderire e i bordi della mitria sono stati consolidati ad ago.

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